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5 cose che devi assolutamente conoscere della fotografia di moda

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5 cose che devi assolutamente conoscere della fotografia di moda
La figura del fotografo nel mondo della moda

Mille campagne pubblicitarie affisse ovunque nella città, per mille brand diversi e mille modi di comunicare.

Una campagna pubblicitaria è costruita da molteplici figure differenti.

Questo è il bello della moda: tante persone con ruoli complementari ma necessari: dalla make up artist allo stylist, dal designer all’hair stylists, dalla modella al fotografo.

Oggi ci occuperemo di una figura fondamentale, il fotografo, analizzando alcune sfaccettature di un mestiere particolarmente affascinante e dandoti spunti se sei anche tu un fotografo o se ti ritrovi alla ricerca di questa figura per una tua campagna pubblicitaria.

Siamo però consapevoli che un articolo solo non basterà a raccogliere tutte le informazioni necessarie per affrontare in modo completo questo tema: anche se la fotografia è un’arte nata da poco si è sviluppata molto in fretta, e tanti sono i fotografi che ne hanno scritto la storia.

Proveremo a soffermarci solo su alcuni di loro e su alcuni suggerimenti, rimandando ai prossimi articoli gli approfondimenti dovuti.

Iniziamo? Via!

1. Perché è così importante il fotografo di moda?

Senza il fotografo non ci sarebbero campagne pubblicitarie.

È vero che esistono altre forme di advertising, come gli spot ad esempio, o le illustrazioni, ma la moda si avvale ancora molto del mezzo fotografico per potersi esprimere appieno.

La fotografia non nasce con questa finalità (le prime fotografie erano semplici ritratti), e si è sviluppa in molteplici sfaccettature: paesaggio, still life, ritratto, reportage, street, e altro.

Ma noi facciamo parte del mondo della moda, giusto?

Per lavoro, o anche semplicemente per diletto, quando sfogliamo una rivista o passeggiamo lungo le strade della città, ci troviamo di fronte a fotografie di moda, ammirandone l’idea e la creazione e chiedendoci cosa ci sia dietro.

Ogni fotografo rispondendo ai committenti e realizzando un lavoro incaricato esprime anche se stesso, ed è per questo che gli stessi brand si avvalgono di determinati fotografi: perché ritrovano nel loro linguaggio qualcosa che può raffigurare nel modo più adeguato possibile gli ideali e i messaggi del marchio.

Per questo il fotografo è fondamentale nell’universo moda, perché sa dare la giusta interpretazione ai messaggi comunicati dai brand.

2. Sii differente per fare la differenza

Se sei un fotografo o un’azienda fare la differenza è necessario.

Nel tuo stile e nel tuo modo di comunicare.

Per trovare il tuo modo ideale di comunicare, come sostiene Giovanni Gastel, noto fotografo di moda, devi saper ricercare dentro di te la tua particolarità.

In cosa ti distingui, qual è la tua storia, come puoi raccontarla?

È un processo lungo e continuo, e la vera difficoltà sta nel saper rispondere alle esigenze del cliente attraverso ciò che si può offrire.

Il trucco risiede nel trovare la nostra voce e far sì che sia così riconoscibile al punto da essere richiesti esattamente per il proprio modo di esprimersi.

È in questo che sono riusciti i più grandi fotografi di moda: Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Irving Penn, Horst P. Horst, ma anche gli stessi Oliviero Toscani, Toni Thorimbert e Giovanni Gastel.

Ognuno di loro ha il proprio stile, unico e riconoscibile, ispirato certamente da altri ma modellato su se stessi.

3. Lasciati ispirare, non copiare mai

Se uno scatto è stato realizzato da Helmut Newton trent’anni fa e proveremo a copiarlo oggi non riusciremo a riprodurlo, per diversi motivi:

a. Quel fotografo ha la sua storia, tu ne hai un’altra: lo abbiamo detto prima; se è riuscito a fare la differenza è perché ha trovato la sua voce osservandosi e sbagliando nel tempo. Nel correggersi o nel ripetere gli stessi errori ha edificato il proprio linguaggio. Tu non hai la sua storia, ne hai una tutta tua. E anche se provassi a riprodurre un suo scatto il risultato non sarebbe lo stesso.

b. Il contesto è cambiato nel tempo: ci sono fotografie che rimangono e fanno la storia, altre un po’ meno. Alcuni scatti funzionano solo in un determinato periodo storico, soprattutto nell’ambito della moda. La società muta e mutano i canoni estetici. È così da sempre. L’ideale di bellezza rinascimentale era molto differente dall’ideale di bellezza contemporaneo. Ma anche oggi i canoni si sono trasformati rispetto a dieci anni fa. Questo significa che se alcune cose rimangono iconiche altre cambiano. Copiare, se non si è in grado di decifrare queste metamorfosi, risulta essere inefficace.

Tutto ciò però non ci impedisce di lasciarci ispirare. La cultura, in fondo, non è altro che una mescolanza di saperi che abbiamo assimilato. Nutrirci di vari stimoli, assorbirli, rielaborarli, ci darà i mezzi opportuni per poterci esprimere al meglio.

4. Il vestito prima di tutto

Se vuoi fare il fotografo di moda, è di moda che ti devi occupare.

Se vuoi un fotografo di moda, è ad un esperto di moda che devi rivolgerti.

Una volta Toni Thorimbert, noto fotografo italiano di Vogue, disse:

“Spesso chiedo ai miei allievi perché vogliano fare i fotografi di moda, e loro rispondono che è perché gli piacciono le donne. Il punto è diverso: se vuoi fotografare una donna fotografi una donna, se vuoi fotografare la moda fotografi la moda. Altrimenti cambi mestiere.”

Come abbiamo sottolineato nell’articolo precedente scritto per analizzare alcuni aspetti legati al problema dell’anoressia (linkare articolo anoressia), il corpo è al servizio della moda.

Va rispettato e onorato, ma è e deve essere uno strumento per valorizzare l’abito che si pubblicizza.

Il copro dà vita all’abito così come l’abito vivifica il corpo. È necessario un rapporto biunivoco dove la simbiosi di entrambi gli elementi va ad avvalorare ancora più il vestito proposto.

E per un fotografo tutto ciò è fondamentale. Una modella, per quanto bella, non deve mai cannibalizzare il brand, ma anzi aggiungere valore.

Perché si fotografa sempre l’abito, è questa la priorità.

5. La moda come mezzo di espressione sociale

L’universo moda comunica sempre la società in cui è, anticipandone spesso i tempi, i ritmi, le dinamiche.

Gli stilisti disegnano i propri abiti ispirandosi alla contemporaneità, a visioni futuristiche o a sentimenti nostalgici che richiamano il passato.

La moda esprime la società e la società viene espressa dalla moda: questo è il suo lato più ammaliante e artistico.

La fotografia di moda segue la stessa linea: è strumento di comunicazione sociale. È vero che spesso ha scopi unicamente commerciali, ma anche nel proporsi come manifesto o spazio pubblicitario utilizza canoni espressivi che inevitabilmente la società deve saper interpretare, elaborare, accettare o rifiutare.

È l’atto culturalmente più rilevante della fotografia di moda: cosa sta comunicando e a chi? Sta comunicando il nulla o anche in alcune stampe all’apparenza frivole c’è una certa lettura del mondo? È una rappresentazione attualizzata?

Siamo arrivati a conclusione, per oggi.

Questi 5 e semplici punti sapranno suggerirti indicazioni utili indipendentemente dal fatto che tu faccia parte del mondo dei fotografi o delle realtà aziendali che si occupano di moda.

Sei alla ricerca di un fotografo per i tuoi progetti o vuoi candidarti alla nostra agenzia?

Non esitare a visionare il nostro spazio dedicato ai fotografi e a scriverci per informazioni!

Alla prossima!

Fotografia del nostro archivio di Federico N.

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