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Come creare un MOODBOARD fotografico: 5 semplici suggerimenti
Moodboard fotografico: tutto ciò di cui hai bisogno
Sei un fotografo, sei stato contattato da un’azienda per uno shooting di moda o per uno shooting di still life. Oppure hai in mente un progetto personale, hai già qualche idea ma nulla di veramente definito.
Il moodboard è tutto ciò di cui hai bisogno per avere un’idea da presentare ad un cliente o se, ancora più semplicemente, stai lavorando ad un progetto personale e vuoi ordinare tutte quelle suggestioni che ti balenano in testa da giorni.
Come puoi creare la tua idea personale prendendo ispirazione da altri scatti e da altre fonti come film e serie tv?
Ecco le risposte che cercavi.
Cos’è un moodboard?
Moodboard è quel tipo di parola anglofona che è difficilmente traducibile ed è entrata nel dizionario tecnico nel mondo della creatività fino al punto da rendere vano ogni tentativo di traduzione.
Moodboard significa, letteralmente, tavola dell’umore.
Arriva dal mondo del design ed è una raccolta di immagini (talvolta anche oggetti) che hanno ispirato il creatore di un determinato progetto nel suo processo creativo.
A chi è utile un moodboard?
Per quale motivo dovresti creare un documento visuale o anche una semplice raccolta di immagini prese da ritagli di giornali e libri fotografici per scattare uno shooting?
Perché questo ti aiuterà ad ordinare le idee e a presentarle meglio ai tuoi collaboratori.
Infatti, che si tratti di uno shooting commissionato o di un progetto personale, avere le idee chiare e dei punti fermi è essenziale per non arrivare impreparati sul set fotografico.
Inoltre, nella maggior parte dei casi ci si troverà a collaborare con persone esterne, e che sia una modella, una stylist, una make up artist, o il cliente che ti ha commissionato il lavoro, la differenza è quasi nulla. Ognuna di queste figure deve poter essere messa in condizione di conoscere quali saranno le peculiarità dello shooting finale e quali le ispirazioni.
Come si crea un moodboard?
Esiste una differenza sostanziale tra creare un moodboard per progetti personali al creare moodboard per lavori commissionati.
Nel primo caso si disporrà di molta più libertà e le fonti di ispirazione potranno essere le più disparate.
Per non perdere la bussola è utile e necessario focalizzarsi su due o tre elementi fondanti del proprio progetto e cercare poi fotografie, film o serie tv che potranno ispirarti nella fase di realizzazione degli scatti.
Se ad esempio volessimo creare delle fotografie in stile cinematografico con una narrazione thriller/horror potremmo prendere ispirazione da frame di film di Hitchcock come di Kubrik, da serie televisive come Dark e da fotografi come Joshua Hoffine.
Diverso sarebbe un lavoro su commissione. In questi casi occorre capire di cosa abbia necessità il cliente, cogliere il suo gusto personale, comprendere qual è l’immagine del brand, i suoi colori principali, il suo stile comunicativo, crearne uno nuovo nel caso in cui non fosse ancora ben definito, e lavorare assieme a tutto il team per ottenere i risultati migliori.
Una volta definite le linee guida non ci resterà che cercare immagini di ispirazioni (fotografie, frame cinematografi ma anche opere di design, di pittura e scultura), ordinarle in un file digitale facilmente consultabile dall’intero team e trovare così la quadra perfetta per lo shooting che si andrà a realizzare.
Le fonti di ispirazione
Nell’era di Internet le fonti di ispirazione sono molteplici, quasi infinite.
Si può scegliere di ispirarsi ad uno o più fotografi consultando i loro libri fotografici oppure visitando i loro siti e salvando le fotografie che più ci piacciono. In alternativa si possono prendere ritagli di giornale da pubblicità ed editoriali.
È possibile prendere ispirazione fotografica anche attraverso siti come Pinterest e PhotoVogue, dove le fotografie sono facilmente ricercabili attraverso parole chiave.
Come si usa un moodboard?
Immaginiamo di dover creare un moodboard per un catalogo commerciale di un brand di moda. In questo caso le figure che andranno a influenzare e ad utilizzare il moodboard saranno molteplici.
Innanzitutto il documento finale (con tutta probabilità un pdf contenente qualche parola chiave e molte immagini) sarà utile al fotografo per realizzare lo shooting, ma assieme a lui anche make up artist e stylist attingeranno da tutto ciò che è presente all’interno del moodboard per poter creare il trucco più adatto e lo styling perfetto.
In ultimo, ma non meno importante e di certo da non sottovalutare, è fondamentale per il cliente che avrà modo di comprendere quali saranno le modalità di lavoro di tutto il team e apportare la propria opinione su vari punti prima che il lavoro sia effettivamente realizzato.
In conclusione
Il moodboard è quell’elemento in più che ti aiuterà a fare la differenza e a definire bene ciò che andrai a creare, a comunicare, a trasmettere, attraverso il tuo progetto fotografico: non sottovalutarlo e prenditene cura.
Per altri consigli o informazioni contattaci ad info@lebaccanti.it
Immagine di copertina: Gabrielle Olivia Dhea