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Giorgio Armani: la storia dello stilista italiano che ha rivoluzionato il mondo della moda
Giorgio Armani è uno degli stilisti italiani più famosi e influenti nel mondo della moda. La sua carriera ultra-cinquantennale è costellata di successi e riconoscimenti che lo hanno reso una vera e propria icona dello stile italiano.
Gli inizi come vetrinista e stilista freelance
Giorgio Armani nasce il 11 luglio 1934 a Piacenza. Dopo gli studi in medicina, che abbandona per seguire la sua passione per la moda, nel 1957 inizia a lavorare come vetrinista per il grande magazzino La Rinascente di Milano. In questi anni affina il suo gusto per le linee essenziali e gli abbinamenti di colori, due elementi distintivi che segneranno il suo futuro stile nella moda.
Nel 1965 fonda con Sergio Galeotti la società GAM Armani, dedicandosi inizialmente al freelancing per vari brand italiani come Ungaro, Zegna e Gibò. I suoi abiti dalle linee fluide e morbide conquistano subito il pubblico femminile.
Il successo con la giacca destrutturata
La grande svolta arriva nel 1975, quando Giorgio Armani propone al pubblico della sua prima sfilata una rivoluzionaria giacca destrutturata per donna. Il capo, morbido e sciancrato, rompe gli schemi costrittivi della tradizione sartoriale maschile. È un trionfo che decreta l’ascesa di Armani nell’olimpo degli stilisti italiani.
L’intuizione di liberare il corpo femminile dai rigidi completi maschili influences moltissimi altri designer. Nel giro di pochi anni lo stile Armani conquista le star di Hollywood e il grande pubblico internazionale.
L’espansione con le linee Emporio Armani e A/X Armani Exchange
Forte del grande successo della linea Giorgio Armani, alla fine degli anni ’70 lo stilista intraprende una politica di espansione del marchio creando linee più giovanili e accessibili.
Nel 1981 nasce Emporio Armani, dedicata ad un pubblico più giovane e dinamico. Nel 1991 segue il lancio di A/X Armani Exchange, pensata per il mercato americano con prezzi ancora più contenuti. Entrambe riscuotono un enorme successo a livello globale.
Oltre all’abbigliamento, Giorgio Armani firma linee di profumi, occhiali, orologi, gioielli, arredamento e hotel di lusso. Nel giro di pochi anni il nome Armani diventa un vero e proprio impero nel settore del fashion.
Lo stile inconfondibile che ha rivoluzionato la moda
Ma quali sono gli elementi distintivi che hanno decretato la fortuna dello stile Armani? In primo luogo la preferenza per linee pulite, essenziali, che abbracciano il corpo senza costringerlo. I tessuti morbidi e scivolati, spesso in nuances di colori neutri come greige, beige e tortora.
L’attenzione maniacale ai dettagli e alla costruzione impeccabile dei capi. La predilezione per giacche dalle spalle morbide, pantaloni dal taglio diritto, camicie in seta opaca. Uno stile che comunica eleganza, comfort e sensualità allo stesso tempo.
Anche nell’universo maschile Armani impone un guardaroba meno rigido e più disinvolto, con giacche destrutturate, blazer morbidi, tessuti meno costrittivi. Un nuovo concetto di eleganza non più legata a modelli tradizionali e conservatori.
L’impatto culturale e il Made in Italy
L’influenza di Giorgio Armani va ben oltre la moda, investendo la cultura e la società. I suoi abiti hanno vestito le più grandi star di cinema, teatro e musica, influenzando l’immaginario glamour degli anni ’80 e ’90. Basti pensare all’indimenticabile tailleur pantalone indossato da Richard Gerein American Gigolo.
Armani è inoltre stato uno strenuo promotore del Made in Italy nel mondo, producendo interamente in Italia e valorizzando i distretti manifatturieri d’eccellenza. Il brand Armani rappresenta ancora oggi l’epitome dello stile italiano nel mondo.
La fondazione e il ritiro dalle scene
Nel 2001 Giorgio Armani fonda la Fondazione Giorgio Armani per promuovere progetti di solidarietà e tutela ambientale. Il designer dimostra una forte sensibilità anche sul tema della cruelty-free fashion, bandendo l’uso di pellicce animali dalle sue collezioni.
Nonostante l’età avanzata, Giorgio Armani rimane attivamente coinvolto nel suo brand come stilista e direttore creativo. Nel 2019, all’età di 85 anni, annuncia tuttavia il suo ritiro dalle scene dopo aver presentato l’ultima sfilata della collezione Spring/Summer 2020.
La storia di Giorgio Armani è quella di un designer visionario che ha saputo imporre nel mondo un nuovo concetto di eleganza e vestibilità, liberando specialmente la figura femminile dai dettami costrittivi della moda tradizionale. Il suo stile inconfondibile e la sua instancabile etica del lavoro rimarranno per sempre un modello virtuoso per le nuove generazioni di fashion designer italiani e internazionali.
Giorgio Armani è uno degli stilisti italiani più famosi e influenti nel mondo della moda. La sua carriera ultra-cinquantennale è costellata di successi e riconoscimenti che lo hanno reso una vera e propria icona dello stile italiano.
Gli inizi come vetrinista e stilista freelance
Giorgio Armani nasce il 11 luglio 1934 a Piacenza. Dopo gli studi in medicina, che abbandona per seguire la sua passione per la moda, nel 1957 inizia a lavorare come vetrinista per il grande magazzino La Rinascente di Milano. In questi anni affina il suo gusto per le linee essenziali e gli abbinamenti di colori, due elementi distintivi che segneranno il suo futuro stile nella moda.
Nel 1965 fonda con Sergio Galeotti la società GAM Armani, dedicandosi inizialmente al freelancing per vari brand italiani come Ungaro, Zegna e Gibò. I suoi abiti dalle linee fluide e morbide conquistano subito il pubblico femminile.
Il successo con la giacca destrutturata
La grande svolta arriva nel 1975, quando Giorgio Armani propone al pubblico della sua prima sfilata una rivoluzionaria giacca destrutturata per donna. Il capo, morbido e sciancrato, rompe gli schemi costrittivi della tradizione sartoriale maschile. È un trionfo che decreta l’ascesa di Armani nell’olimpo degli stilisti italiani.
L’intuizione di liberare il corpo femminile dai rigidi completi maschili influences moltissimi altri designer. Nel giro di pochi anni lo stile Armani conquista le star di Hollywood e il grande pubblico internazionale.
L’espansione con le linee Emporio Armani e A/X Armani Exchange
Forte del grande successo della linea Giorgio Armani, alla fine degli anni ’70 lo stilista intraprende una politica di espansione del marchio creando linee più giovanili e accessibili.
Nel 1981 nasce Emporio Armani, dedicata ad un pubblico più giovane e dinamico. Nel 1991 segue il lancio di A/X Armani Exchange, pensata per il mercato americano con prezzi ancora più contenuti. Entrambe riscuotono un enorme successo a livello globale.
Oltre all’abbigliamento, Giorgio Armani firma linee di profumi, occhiali, orologi, gioielli, arredamento e hotel di lusso. Nel giro di pochi anni il nome Armani diventa un vero e proprio impero nel settore del fashion.
Lo stile inconfondibile che ha rivoluzionato la moda
Ma quali sono gli elementi distintivi che hanno decretato la fortuna dello stile Armani? In primo luogo la preferenza per linee pulite, essenziali, che abbracciano il corpo senza costringerlo. I tessuti morbidi e scivolati, spesso in nuances di colori neutri come greige, beige e tortora.
L’attenzione maniacale ai dettagli e alla costruzione impeccabile dei capi. La predilezione per giacche dalle spalle morbide, pantaloni dal taglio diritto, camicie in seta opaca. Uno stile che comunica eleganza, comfort e sensualità allo stesso tempo.
Anche nell’universo maschile Armani impone un guardaroba meno rigido e più disinvolto, con giacche destrutturate, blazer morbidi, tessuti meno costrittivi. Un nuovo concetto di eleganza non più legata a modelli tradizionali e conservatori.
L’impatto culturale e il Made in Italy
L’influenza di Giorgio Armani va ben oltre la moda, investendo la cultura e la società. I suoi abiti hanno vestito le più grandi star di cinema, teatro e musica, influenzando l’immaginario glamour degli anni ’80 e ’90. Basti pensare all’indimenticabile tailleur pantalone indossato da Richard Gerein American Gigolo.
Armani è inoltre stato uno strenuo promotore del Made in Italy nel mondo, producendo interamente in Italia e valorizzando i distretti manifatturieri d’eccellenza. Il brand Armani rappresenta ancora oggi l’epitome dello stile italiano nel mondo.
La fondazione e il ritiro dalle scene
Nel 2001 Giorgio Armani fonda la Fondazione Giorgio Armani per promuovere progetti di solidarietà e tutela ambientale. Il designer dimostra una forte sensibilità anche sul tema della cruelty-free fashion, bandendo l’uso di pellicce animali dalle sue collezioni.
Nonostante l’età avanzata, Giorgio Armani rimane attivamente coinvolto nel suo brand come stilista e direttore creativo. Nel 2019, all’età di 85 anni, annuncia tuttavia il suo ritiro dalle scene dopo aver presentato l’ultima sfilata della collezione Spring/Summer 2020.
La storia di Giorgio Armani è quella di un designer visionario che ha saputo imporre nel mondo un nuovo concetto di eleganza e vestibilità, liberando specialmente la figura femminile dai dettami costrittivi della moda tradizionale. Il suo stile inconfondibile e la sua instancabile etica del lavoro rimarranno per sempre un modello virtuoso per le nuove generazioni di fashion designer italiani e internazionali.