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I 10 scandali più famosi nella storia della moda – Dalle provocazioni di Jean-Paul Gaultier alle pubblicità shock di Benetton

La storia della moda è ricca di momenti provocatori e controversi, spesso legati a scandali che hanno scosso l’opinione pubblica. Alcuni di questi scandali hanno cambiato per sempre l’industria della moda, portando innovazioni e nuove tendenze, mentre altri hanno suscitato polemiche accese e critiche da parte dei media e del pubblico. Dai look audaci delle passerelle alle campagne pubblicitarie dirompenti, questi episodi hanno suscitato veri e propri scandali, ripercorrendo i 10 eventi più celebri che hanno segnato la moda e scatenato dibattiti sulla libertà di espressione e sui limiti del buon gusto.
1. Jean-Paul Gaultier e la provocazione come cifra stilistica
Uno degli stilisti più controversi nella storia della moda è senza dubbio Jean-Paul Gaultier. Sin dagli anni ’80, il designer francese ha trasformato la moda in un palcoscenico per la provocazione, rompendo gli schemi con creazioni androgine e cariche di riferimenti sessuali. Il famoso reggiseno conico indossato da Madonna nel suo tour “Blond Ambition” del 1990 è diventato un’icona culturale e un simbolo di emancipazione femminile, ma al tempo stesso ha scatenato accesi dibattiti sul confine tra moda e volgarità alimentando uno degli scandali più discussi di quegli anni.
2. Le pubblicità shock di Benetton
Il marchio United Colors of Benetton è noto per le sue campagne pubblicitarie controverse. Negli anni ’90, il fotografo Oliviero Toscani ha creato immagini che hanno scioccato l’opinione pubblica, utilizzando temi sociali come il razzismo, l’AIDS e la pena di morte. Una delle pubblicità più discusse mostrava un malato di AIDS in fase terminale circondato dalla sua famiglia, un’immagine che ha generato indignazione ma anche una profonda riflessione sulla malattia.
3. La sfilata di Alexander McQueen del 1995
Nel 1995, Alexander McQueen ha presentato la sua collezione “Highland Rape”, ispirata alla brutale repressione degli scozzesi da parte degli inglesi. La sfilata mostrava modelle vestite con abiti strappati e sporchi, evocando un senso di violenza e oppressione. Questo ha scatenato polemiche feroci, con accuse di misoginia e sfruttamento del tema della violenza sessuale.
4. Lo scandalo delle modelle troppo magre
Negli anni 2000, l’industria della moda è stata investita da una forte polemica legata all’eccessiva magrezza delle modelle. Alcuni stilisti e marchi, tra cui Victoria’s Secret e Prada, sono stati accusati di promuovere un ideale di bellezza malsano e irraggiungibile, contribuendo alla diffusione dei disturbi alimentari.
5. La pelliccia di Naomi Campbell
Nel 1994, Naomi Campbell fu al centro di un enorme scandalo quando, dopo aver posato nuda per una campagna anti-pelliccia di PETA con lo slogan “I’d rather go naked than wear fur”, fu sorpresa a indossare un cappotto di pelliccia pochi anni dopo. Questo episodio mise in discussione la coerenza di molte celebrità nel supportare cause animaliste.
6. Il caso Dolce & Gabbana in Cina
Nel 2018, il brand Dolce & Gabbana si trovò al centro di una controversia a causa di una pubblicità che mostrava una modella cinese alle prese con il cibo italiano, accompagnata da una voce fuori campo che sembrava deridere la cultura cinese. Lo scandalo portò al boicottaggio del marchio in Cina, con conseguenze economiche significative.
7. La maglietta “coolest monkey in the jungle” di H&M
Nel 2018, il colosso del fast fashion H&M finì sotto accusa per una pubblicità in cui un bambino di colore indossava una felpa con la scritta “Coolest monkey in the jungle”. L’immagine suscitò accuse di razzismo, portando il brand a scusarsi pubblicamente e a ritirare il prodotto dal mercato.
8. L’abito di carne di Lady Gaga
Quando Lady Gaga si presentò agli MTV Video Music Awards del 2010 indossando un vestito fatto interamente di carne cruda, l’industria della moda e il pubblico rimasero scioccati. Il vestito, disegnato da Franc Fernandez, voleva essere una dichiarazione contro la discriminazione nella società, ma generò proteste da parte di associazioni animaliste.
9. La collezione “Noose Hoodie” di Burberry
Nel 2019, il marchio di lusso Burberry presentò una felpa con un cappio intorno al collo durante la London Fashion Week. Il capo venne immediatamente criticato per il riferimento al suicidio e al linciaggio, portando l’azienda a ritirarlo e a scusarsi pubblicamente.
10. L’abito trasparente di Rihanna ai CFDA Awards
Nel 2014, Rihanna fece scalpore ai CFDA Awards indossando un abito completamente trasparente decorato con cristalli Swarovski, disegnato da Adam Selman. L’outfit suscitò dibattiti sulla nudità nella moda e sulla libertà di espressione.
Conclusione: la moda tra provocazione e cambiamento
La storia della moda è stata segnata da scandali che hanno spesso suscitato dibattiti intensi su temi di rilevanza sociale. Alcuni di questi episodi hanno costretto l’industria a riflettere sulle proprie responsabilità, portando cambiamenti significativi. Con l’avvento dei social media, la capacità di generare polemiche si è amplificata, rendendo ancora più evidente il potere della moda di influenzare la società.