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L’etica della modella: 8 cose che NON dovresti fare

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L’etica della modella: 8 cose che NON dovresti fare
Etica della modella: una guida politicamente scorretta.

Fammi indovinare, hai finalmente preparato il tuo book fotografico professionale come ti abbiamo suggerito nell’articolo precedente e sei pronto ad entrare nel mondo della moda.

Che tu sia un ragazzo o una ragazza è irrilevante: le regole etiche sono le stesse per tutti.

E ti converrebbe conoscerle per bene, perché indipendentemente dal fatto che stia muovendo i primi passi o che sia già dentro a questo mondo, sai quanto possa essere dura, e avere una marcia in più è di certo a tuo favore.

Ma su una cosa vogliamo essere chiari: con ETICA intendiamo tutta quella serie di comportamenti virtuosi che possono giovare a te, alla tua immagine e all’immagine dei clienti che rappresenterai.

Nulla a che vedere con questioni morali, è solo un mix di buona educazione, cognizione e gusto.

Ci teniamo però, in quanto rappresentiamo come Le Baccanti ormai centinaia e centinaia di modelli e modelle, ad offrirti sempre il massimo del nostro vissuto e della nostra esperienza.

8 cose che non dovresti mai fare da modella

Pronti alla scossa emotiva? Partiamo!

1. Non prenderti poca cura di te

Hai scelto di tuffarti nel mondo della moda. Lo hai scelto tu, non te lo ha imposto nessuno. E se qualcuno lo ha fatto ma senti che non è la tua strada mandalo a quel paese.

Il mondo della moda ha le sue regole: è basato sopratutto sull’immagine.

Non fraintendiamoci e lasciamo da parte tutti quei discorsi moralisti sul consumismo e altre discussioni importanti ma non attinenti.

Non è per questo che siamo qui, vero?

L’immagine è anche e sopratutto valore culturale. Lo è sempre stata: pensiamo alle rappresentazioni egizie, alle sculture greco-romane, ai dipinti del rinascimento.

L’immagine rappresenta ogni epoca, solo che ogni epoca ha le sue regole.

E allora prendiamone atto e cerchiamo di sfruttarle a nostro favore.

Una cosa però ci teniamo a sottolinearla: prendersi cura della propria immagine e di sé stessi è l’opposto del trascurarsi.

Riteniamo che complessi sul proprio peso siano inadeguati: c’è una differenza abissale tra fare due ore di palestra e non mangiare niente per giorni.

Preferiamo di gran lunga la prima opzione.

MAI CI PERMETTEREMO DI DIRE A QUALCUNO QUANTO MANGIARE.

È una tematica molto importante e che ci sta parecchio a cuore: la affronteremo dettagliatamente nei prossimi articoli.

Sottolineato tutto ciò ora torniamo al discorso principale: prenditi cura di te.

Cura la tua pelle, i tuoi denti, cura i tuoi capelli.

Cura la tua forma fisica con cibo sano e sport.

Sono ovvietà, ma essenziali.

Cura le mani, le unghie e cura anche la tua mente: una persona rilassata è decisamente più bella.

2. Sìì solare: le persone che non sorridono non piacciono a nessuno, neppure a loro stesse.

È una vita stressante.

Non è vero ma siamo tutti abituati a vederla così. Ognuno ha i suoi problemi e crede di essere l’unico sulla faccia della terra ad averne. Ha i suoi problemi la Make Up Artist, ha i suoi problemi il fotografo, ha i suoi problemi l’assistente alle luci, ha i suoi problemi anche l’autista del taxi con cui hai raggiunto la location. Abbiamo tutti un mucchio di problemi.

Ma a volte a fare la differenza è un piccolo sorriso dietro le quinte.

Non costa nulla, mette di buon umore, e se non ti ricambiano non è la fine del mondo.

E poi il mondo della moda (come molti altri mondi) è un mondo fatto di competizione, non nascondiamocelo.

Ma noi vogliamo fare la differenza, vero?

Come Le Baccanti ci siamo da sempre posti l’obiettivo di portare buon umore in ogni occasione. È per una questione di benessere emotivo e sociale. E siamo convinti che un ottimo sorriso, per quanto accennato, se sincero, possa realmente portare un briciolo di gioia all’intero ambiente.

Quindi sorridi, che è gratis!

“Surprised by so many people’s entitlement and how they think their own life is more important than somebody else’s. Those expectetions lead to a lot of unhappiness. More humilty.” Gary Vaynerchuk

3. Non startene sulle tue, non sei la reginetta del ballo

Ok, il mito della top model un po’ rockstar e un po’ maledetta è la rappresentazione mediatica che va per la maggiore, ma siamo onesti: il mondo là fuori è un’altra cosa.

Per la maggior parte delle volte non troverai camerini con gli M&M’s divisi per colori, stylist e parrucchieri ai tuoi piedi o fotografi pronti ad immortalare ogni tuo gesto.

Nella quasi totalità delle occasioni troverai persone normali con vite normali.

Quindi atteggiarti da super diva di Hollywood non gioverà a te e a nessun altro.

Vuoi davvero essere il re o la reginetta del ballo?

Distinguiti per gentilezza e professionalità.

4. Spegni quel telefono, sant’iddio

Esattamente come te pensiamo che i social siano importanti e che non siano il male assoluto. Anzi. Sopratutto nel mondo della moda è necessario saperli utilizzare appropriatamente.

Ma come ricorderai da quell’articolo, crediamo anche che prima di tutto vengano i rapporti umani: con i tuoi followers e a maggior ragione con chi ti confronti nella vita reale.

Non è affatto carino se durante un evento, che sia una semplice sessione di trucco per una scuola di Make Up Artist (linkare articolo truccheria), uno shooting e-commerce o una sfilata di un determinato brand, tu sia costantemente attaccato allo smartphone.

Anche se ti stai annoiando, abbi rispetto per chi sta lavorando con te.

Nel postare un contenuto di backstage non c’è nulla di male, ma nel reiterare in maniera ossessiva si svela un comportamento decisamente poco professionale.

Verifica poi che tu possa condividere il contenuto chiedendo ai referenti.

Ad esempio, se stai scattando uno shooting di moda in cui sono presenti abiti delle prossime collezioni forse il brand per cui collabori non è molto d’accordo a rivelare in anteprima i suoi capi. È quindi opportuno prestare attenzione a questi dettagli e chiedere il permesso per poterlo fare.

come diventare modella

5. Ritardatari ritardanti

Prova ad immaginare la scena: è tutto pronto. Il set, le luci, le altre modelle. Con il trucco fatto e gli abiti addosso. Una sistemata ai capelli e un tocco di rossetto. Manca solo una cosa, manchi tu.

Sei in ritardo. Sei sempre in ritardo. E con il tuo ritardo ritardi il lavoro di tutta l’équipe. Ti pare un atteggiamento professionale? No, non lo è!

Non è professionale e neppure rispettoso.

A te piacerebbe aspettare e dover fermare ogni cosa perché qualcuno è in ritardo?

Ci sono ritardi giustificati, non c’è dubbio: il traffico, il treno, la neve.

Tuttavia c’è sempre modo di anticipare ed evitare di presentarsi in ritardo.

Prendi il treno o il pulman che parte 15 minuti prima; se noti che il tempo è brutto e si potrebbe intasare il traffico adeguati di conseguenza; avvisa sempre e comunque del possibile ritardo che potresti fare.

6. Sii flessibile, se ti è possibile

Si è andati per le lunghe. Non era previsto ma è successo. Il lavoro richiederà qualche minuto in più. Dieci, magari quindici. O forse ancora un po’ di più, forse anche un’ora. Lo sappiamo: scoccia a tutti. Ma o terminiamo il lavoro adesso oppure rimarrà inconcluso.

Non dovresti preoccuparti dal punto di vista economico: gli over-time sono solitamente remunerati in maniera proporzionale.

Se ti è possibile cerca di essere flessibile e se invece hai altri impegni successivi avvisa l’agenzia prima dell’evento in cui è stata richiesta la tua presenza.

7. Una sfilata è diversa da uno shooting che è diverso da una sessione di fittig che è diverso da un evento fieristico che è diverso da mille altre cose

Ogni evento è un evento a sé.

Una sfilata ha regole esplicite ed implicite differenti da quelle di uno shooting e così via.

È opportuno imparare a conoscere ogni differenza e a sfruttare a proprio favore le competenze acquisite.

La sfilata ha tempi ed esigenze differenti da quelle che sono le esigenze e i tempi di uno shooting.

Le sfilate di modelli maschili sono differenti da quelle di modelle femminili, così come sono diverse da brand a brand.

La propria professionalità deve essere adeguata al contesto in cui stiamo lavorando, quindi tienilo bene a mente.

8. Misura la tua libertà e il tuo grado di confidenza

Come già avrai intuito dai punti precedenti ogni contesto ha le proprie regole.

Anche di formalità ed informalità.

Così può capitare di posare per un fotografo molto disponibile come può capitare di sfilare per un brand che ha fatto della riservatezza il proprio stile.

È una questione di tatto.

Sta a noi capire quanto possiamo osare e dove dobbiamo fermarci.

Ma sopratutto, occorre capire dove finisce la nostra libertà.

Molto semplicemente, nel momento in cui ci è concessa una pausa, non è corretto approfittarne più del necessario.

Per cui, come abbiamo sottolineato più volte nell’arco dell’articolo, è giusto usare il buon senso.

In conclusione

Ecco qui, questi sono i nostri consigli semplici ma utili per te che hai grandei ambizioni.

Ci sentiamo in dovere di offrirti questi contenuti: innanzitutto perché ci riempie il cuore poterti essere utile, e poi perché, non nascondiamocelo, è fondamentale che chiunque collabori con Le Baccanti sappia aderire ai nostri valori e alla nostra visione del mondo.

Se credi che i nostri consigli e questo articolo ti sia stato utile scrivici a info@lebaccanti.it e presenta la tua candidatura.

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