LVMH VUOLE SCONFIGGERE IL COVID-19
Dopo Armani anche il gruppo LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton scende in campo contro il coronavirus
Il colosso francese proprietario di varie case di moda come Dior, Bulgari, Fendi, Kenzo, Louis Vuitton, Tiffany e altre, ha annunciato che rallenterà la propria produzione di profumi e cosmetici per produrre gel idroalcolici e igienizzanti.
“Di fronte al rischio di carenza di gel osservata in Francia, Bernard Arnault ha chiesto alle filiali di profumi e cosmetici di LVMH di mobilitare le sue capacità produttive per produrre e offrire alle autorità pubbliche quantità significative di gel idroalcolico”, si legge nella nota ufficiale.
Infatti in tutto il mondo, e anche in Francia, si fa sentire la mancanza di gel per disinfettare le mani a causa dell’emergenza cornavirus. Non è una novità che nei giorni scorsi siano terminate le scorte di gel igienizzanti e mascherine per proteggersi e proteggere contro il contagio.
Ma a fare un passo in avanti questa volta è il mondo del lusso e della moda, che in un’operazione benefica (pare infatti che i gel realizzati saranno distribuiti negli ospedali francesi gratuitamente) viene in soccorso nel momento dell’emergenza.
Se questa è, da un lato, un’azione che può aiutare concretamente tutta la popolazione e sopratutto gli operatori sanitari, dall’altro è un modo per sottolineare, ancora una volta, la potenza dirompente e l’impatto sociale che può avere il mondo del lusso.
Già Armani ha contribuito attivamente donando 1 milione e 250 mila euro, e Chiara Ferragni, insieme a Fedez, ha avviato una raccolta fondi che ha portato 4 milioni di euro all’ospedale San Raffaele di Milano.
Se nei primi tempi si reagiva anche un po’ scherzosamente a tale emergenza, come è accaduto per la notizia della mascherina di Fendi venduta 190 euro , oggi ci si muove molto più concretamente per combattere l’emergenza.
Siamo sicuri che questa non sarà l’ultima mossa etica che il mondo della moda compierà in questa estrema ed estenuante battaglia, e non è da sottovalutare anche il fatto che compiere azioni benefiche gioverà ad ogni parte: sia a chi le riceve che a chi le compie per un ritorno di immagine non indifferente.
Non c’è nulla di male se tutto ciò è mirato a qualcosa di estremamente positivo come accade in questo determinato momento storico.
Andrà tutto bene se ognuna metterà in campo il suo meglio a farà tutto ciò che gli è possibile, come hanno fatto LVMH, i Ferragnez, Armani, e sopratutto ognuno di noi.
