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MlLANO FASHION WEEK 2021: Moda Uomo e Rivoluzione

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MlLANO FASHION WEEK 2021: Moda Uomo e Rivoluzione
Le novità della Fashion week più digitale di sempre

La Milano Fashion Week si è appena conclusa e ha lasciato dietro di sé indizi e novità sulla Moda del futuro.


Oltre la pandemia, oltre il Covid.


Che il 2020 sarebbe stato l’anno più complicato della Moda degli ultimi 50 anni nessuno l’avrebbe mai immaginato.
Ma le cose sono andate così e il settore Fashion è quello che ha subito di più il colpo.
Il Sole 24 ore scrive che il Made in Italy ha perso il 30% del fatturato.

Vero: l’e-commerce ha dato una grande mano al settore, ma il passaggio non è stato mai del tutto completato. Restano poi i piccoli negozi, che tra un lockdown e l’altro, hanno faticato (e non poco) a trovare linfa vitale.

Notizie di questi giorni informano che i saldi invernali, a causa delle restrizioni imposte, non riescano a decollare.

I grandi marchi, da canto loro, stanno rivalutando i propri valori fondanti per spingersi dove il puro marketing non può arrivare.
Armani e la Wintour hanno dichiarato a più riprese che è loro intenzione smettere di cavalcare l’onda del consumismo e degli sprechi per abbracciare la vera filosofia della Moda.
Abiti in grado di narrare una storia capaci di durare nel tempo.

La Fashion Week come piazza sociale


L’Alta Moda non si è mai dimostrata un granché democratica.
Come ci ha raccontato il sociologo Vanni Codeluppi in questa intervista, la Moda ha bisogno di distanziarsi dalle cose comuni per creare mondi a sé.
Forse un poco il Covid ha cambiato le regole. O quanto meno ha spostato l’attenzione su altri temi.

Proprio durante questa Fashion Week i brand hanno parlato di temi come mai sociali.

L’ambiente, la natura, le radici.
L’arte, i musei, la cultura.
Il bisogno per l’uomo di ritrovare se stesso.

Il messaggio è chiaro ed è indubbiamente sociale.
L’esigenza è quella di riscoprire i valori e se stessi.
Le proprie radici.

Il digitale diventa, attraverso una serie di fashion film che si susseguono e si differenziano per ogni brand, il pretesto per parlare del reale.

L’abito in questa Fashion Week


La Settimana della Moda è la più grande vetrina per il settore.
L’abito resta quindi il fulcro di ogni Fashion Week.
Ma sembra quasi che quest’anno il discorso sia stato spostato su un altro piano, ed era inevitabile fosse così.
I brand, intelligentemente, hanno compreso quali fossero i discorsi sociali da portare sul palco, li hanno fatti propri e li hanno rimodellati per comunicare un’idea.

I capi, i loro tessuti, le loro trame, sono certamente dettagli essenziali, ma rimangono, per l’appunto, dettagli.
Chiaro, gli articoli di approfondimento parleranno dei colori, dei materiali, della distinzione tra un brand e l’altro. Ma non pare essere questo il punto centrale della Settimana della Moda appena trascorsa.

C’è molto di più e quel molto di più è stato raccontato attraverso le sfilate, attraverso il digitale.

Il futuro della Moda è in evoluzione. Questa è l’unica cosa certa.

 

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