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Modelle e modelli per fitting
Il Fitting
Il fitting rappresenta quella fase in cui l’abito viene testato per la prima volta su un modello: questo permette allo stilista di vedere l’effetto che dà il capo indossato, al fine di poter valutare quali siano i difetti e le modifiche da effetture.
Il procedimento è lungo e articolato, differente in base al disegno, al tessuto e alle caratteristiche del taglio: quando si realizza un capo di abbigliamento non ci si può fermare alla rigida creazione testata su manichini, ma occorre avere un riscontro oggettivo su una persona in carne e ossa.
È proprio in questa fase che entra in gioco il fitting: il momento in cui l’abito viene indossato dalla modella.
Le tipologie di prova nel fitting
Durante i fitting ci sono due tipologie di prova: quelle di campionario e quelle di produzione.
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Il fitting di campionario
Si tratta di prove che vengono realizzate in prossimità di una sfilata. Gli ultimi ritocchi avvengono proprio indosso alla modella che indosserà il capo in passerella. In alcuni casi la modella di fitting coincide con l’indossatrice, in altri è importante che le due modelle abbiano le stesse caratteristiche fisiche.
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Il fitting di produzione
Nel fitting di produzione l’abito viene adattato per la vendita, seguendo quelli che sono i canoni fisici dei compratori medi. Ciò comporta che ci sia uno studio sulle differenti taglie e un’analisi di mercato per procedere alla produzione degli abiti.
Le caratteristiche delle modelle e dei modelli per fitting
C’è da fare una premessa: fra tutti i lavori nel campo della moda questo è uno dei più difficili. Per un semplice motivo: bisogna stare alle dipendenze dello stilista e rispondere alle sue richieste. Alle volte per giornate intere. In prossimità delle sfilate anche di notte, in quei momenti in cui si fanno le ultime modifiche. Eppure è fra i lavori più richiesti e pagati del settore.
Photo by Kitti Incédi on Unsplash
Per poter lavorare in questo campo occorre possedere alcuni criteri fisici, che non riguardano l’effettiva bellezza, ma le misure fisiche: altezza, circonferenza del busto, della vita, dei fianchi. E alle volte anche lunghezza delle braccia e delle gambe.
Gli stessi criteri fisici che ritroviamo in un manichino ma applicati alla persona in carne e ossa. Infine alle volte l’abito viene progettato direttamente sul modello, sfruttando il suo corpo come una pagina bianca su cui realizzare il disegno: un’unità di riferimento di canone estetico.
Immagine di copertina by Siora Photography on Unsplash