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QUANDO IL CORONAVIRUS FA TENDENZA

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QUANDO IL CORONAVIRUS FA TENDENZA
COSA SUCCEDE TRA FENDI E BURLON

Ormai è l’unico argomento di questi giorni: il coronavirus e tutto ciò che comporta.

Tra fashion week a porte chiuse, scaffali vuoti nei supermercati, e farmacie che rimangono a corto di mascherine, ci pensa Fendi a risolvere il problema!

Nota: utilizzeremo, in questo articolo, un tono ironico e scanzonato, con il massimo rispetto, tuttavia, per chi è rimasto vittima del SARS-CoV-2, e senza mai polemizzare sulle precauzioni mediche necessarie per tutelarsi da tale virus.

Infatti sembra proprio che Fendi, il marchio romano per eccellenza dell’alta moda, abbia esaurito, in poco tempo, la mascherina che aveva messo in commercio all’interno di un sito e-commerce: Luisaviaroma

Al prezzo di 190 euro, l’indumento, che in realtà era in produzione già da tempo, è diventato caso mediatico e non solo, tanto che altri competitor, come Off-White e Marcelo Burlon, hanno proposto, nello stesso periodo, il loro modello di maschere da bocca.

Fendi, da canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali e non ha, formalmente, sfruttato l’onda mediatica che si era creata sul brand tramite spot, manifesti o interviste.

LA MASCHERINA FENDI SU INSTAGRAM

La mascherina diventa anche filtro di Instragram che nelle stories spopola e attraverso la realtà aumentata copre il volto di chi la “indossa”.

I meme si susseguono e tutti parlano dello stesso argomento: tra influencer e non chiunque ne parla. Le testate giornalistiche riprendono l’argomento e i blog che si occupano di moda ne parlano. Ma questo cosa significa per Fendi?

TUTTI NE PARLANO, TUTTI LO RISCOPRONO

Anche se non sono state progettate campagne pubblicitarie per sfruttare lo scalpore, il fatto che una mascherina venga venduta a 190 euro e questa registri sold-out in pochissimo tempo ha portato ad almeno due conclusioni:

  1. Il marchio è talmente apprezzato nel mondo della moda da potersi permettere di vendere (e registrare sold-out) un bene di consumo che ha, comunque, prezzi medi decisamente più bassi;
  2. Questa operazione ha dato nuovo vigore al marchio romano.

Se infatti era da un po’ che il nome di Fendi rimaneva oscurato da altri marchi come Gucci che collabora con Achille Lauro, o la solita accoppiata vincente Vuitton-Supreme, questa operazione, all’apparenza non orchestrata da Fendi, gli ha dato comunque un’immensa visibilità, tant’è che altri brand hanno deciso di sfruttare l’andazzo e creare le proprie mascherine.

CHI NE ESCE VINCITORE?

Al di là delle esigenze reali e di quanto le mascherine possano proteggere o meno dalla diffusione del virus, che non va, in nessun modo, sottovalutato, è giusto sottolineare come tutto ciò abbia portato visibilità al brand e creato scalpore:

Se qualcuno se lo fosse dimenticato, tutti ora sanno chi è Fendi!

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