Yara Shahidi compie 21 anni: come è cambiata la GENERAZIONE MODA
Un cambio generazionale ha stravolto la MODA
Yara Shahidi compie 21 anni. Classe 2000 è il volto di un nuovo modo di concepire il costume e la Moda.
Senza ombra di dubbio è il punto di riferimento per chiunque voglia diventare modella professionista e cerca la sua opportunità nel mondo lavorativo.
Le modelle anni ’00
Quando Yara era in procinto di nascere sulle più grandi passerelle sfilavano (e avevano sfilato) nomi come Naomi Campbell, Linda Evangelista, Claudia Shiffer.
Una generazione di modelle che più di altre avevano reso la loro figura al pari di quella delle super star.
In effetti la stessa Naomi poteva essere accostata, per importanza e rilievo sociale, a Mick Jagger o a Marlon Brando.
I giornali di gossip, le televisioni, i media in generale parlavano delle super model come non si era mai fatto prima.
Poi cosa è successo?
Si è affermato il web, le modelle sono diventate poco a poco meno super star e più influencer. Ne è un esempio proprio Yara Shahidi, che su Instagram vanta 5,5 milioni di follower.
Ma Yara è molto più di influencer: è un simbolo.
Come Yara Shahidi impersonifica una generazione
Yara Shahidi è il volto di una nuova generazione. Attrice, modella, attivista, icona di una femminilità allegra ma consapevole. Yara Shahidi è la star della Generazione Z che meglio incarna il binomio tra moda e girl power. Sul suo Instagram ha scritto in biografia:
We don’t integrate, we recreate. #BLACKLIVESMATTER
Il messaggio è chiaro, ed è la voce di una generazione.
Consapevole della sua bellezza, della sua forza, della sua autodeterminazione, è in grado di prendere posizioni, schierarsi, rivendicare i propri valori.
I tratti fondamentali della Generazione Z con lei si mescolano in una personalità unica e riconoscibile.
E un’attenzione misurata al senso reale della Moda, concepita come esperienza di gioco ed emancipazione al tempo stesso.
Quando la Moda diventa messaggio
La Moda, come ci ha raccontato il sociologo Vanni Codeluppi in questa intervista , non può fare altro che narrare e costruire mondi valoriali. Rimane sua prerogativa intrinseca quella di comunicare messaggi ed esperienze, per potersi innalzare ad alti livelli.
Così anche Yara Shahidi fa sua questa regola e si schiera a favore dell’ambiente, delle minoranze, di un mondo che ha l’esigenza di cambiare.
Certo, non mancano gli abiti, i colori, i modi di indossarli.
In un’intervista ha dichiarato:
“Non mi è mai capitato di trovarmi in una situazione in cui il vestito portava me. Indossare un abito per me è un atto creativo e deve avere una componente di divertimento”.
Per Yara l’estetica è un lato fondamentale dell’auto-affermazione.
Che sia Gucci, Prada o Vera Wang poco importa.
Quel che conta è che stupisca, sappia mettere in gioco chi indossa l’abito alla ricerca della propria identità senza prendersi troppo sul serio.
